Che l’arte abbia un potere terapeutico lo sappiamo da tempo immemorabile. La sua forza purificatrice era già nota nelle culture tribali in cui rappresentava il rimedio più efficace contro i dolori fisici e dell’anima. Il canto, la musica, le arti figurative, la danza – meglio della parola – hanno permesso all’uomo di esprimersi pienamente, comunicare, trasmettere le proprie emozioni, liberare i propri contenuti inconsci. L’espressione artistica, infatti, non solo produce una ‘catarsi’, liberandoci da angosce, frustrazioni, rabbia, ansie e paure. Essa proietta questi pensieri regressivi all’esterno: sul foglio, sulla tela, sul palcoscenico. Anche in ...
musica
Alla ricerca della bellezza
Cosa ci succede quando facciamo un’esperienza artistica e, più in generale un’esperienza estetica? Nell’ultimo mezzo secolo la ricerca scientifica si è spinta sino al confine che divide le scienze della natura dalle scienze della cultura, gettando luce sulla qualità biologica e psichica dell’esperienza estetica, tra le esperienze umane una delle più controverse e affascinanti. In verità, già nei secoli scorsi scrittori e filosofi avevano tentato di comprendere l’essenza della bellezza. Nessuno di loro, però, poteva immaginare che un giorno, con le nuove metodiche di neurovisualizzazione, si sarebbe arrivati a osservare da vicino il modo in cui la ...
Le ineffabili partiture dell’improvvisazione musicale
È da qualche settimana in libreria un bel libro di Francesco D’Errico, noto jazzista italiano e professore, dal titolo “Fuor di metafora: Sette osservazioni sull’improvvisazione musicale”. Si tratta di un libro profondo, acuto, sensibile, da cui traspare una solida preparazione tecnica (è professore di pianoforte jazz e armonia presso il Conservatorio G. Martucci di Salerno), ma anche una profonda cultura filosofica. Di solito si considera l’improvvisazione come un territorio esclusivo dei musicisti jazz. La sola parola evoca subito l’immagine di un sassofonista intento in un assolo in un fumoso club semilluminato, come ce lo mostrò anni fa Bernard ...
L’attesa e la speranza …
Non può esservi disperazione senza speranza. Nemmeno in questa nebbia epocale del pensiero, in questa tremenda incertezza di un ‘vivere senza domani’, in questo lungo inverno dell’anima. Ottimismo? No, ottimista è chi non si preoccupa di dare una direzione diversa al futuro. Chi spera, invece, è al di là dell’ottimismo e del pessimismo e attraversa il buio per superarlo. E non è affatto vero che la speranza non abbia rapporti con la paura. Entrambe tendono a uno scopo; ed entrambe esprimono una preoccupazione. Ma se la paura è rivolta all’indietro e ci fa fallire, la speranza si alimenta di futuro e ci spinge ad agire. La speranza non è un premio di ...